La Foresta Demaniale di Settefratelli (Sinnai – Burcei - S.Vito, CA)


La F.D. Settefratelli è costituita da 5 corpi; tra questi quello centrale (Campu Omu), è il più interessante da un punto di vista paesaggistico, floristico e faunistico.
Nella foresta di Settefratelli, risalgono agli inizi del ’900 la costruzione delle prime strade, del vivaio forestale in loc. Maidopis, i primi rimboschimenti e l’attività di miglioramento boschivo.
Da un punto di vista morfologico il territorio della foresta di Settefratelli si presenta alquanto accidentato. Infatti, le formazioni granitiche che si aprono a ventaglio alternate alle valli fluviali incassate nelle rocce metamorfiche, rendono il paesaggio molto suggestivo. Tra le cime più elevate troviamo: P.ta Sa Ceraxa 1023 m s.l.m., P.ta Su Baccu Malu 1016 m s.l.m., P.ta Serpeddì 1067 m s.l.m..
La foresta di Settefratelli è tra le più importanti della Sardegna sud-orientale per l’integrità, l’estensione e la presenza di numerosi patriarchi di leccio e sughera. La zona è caratterizzata da una ricca flora e da diverse tipologie vegetazionali. Ad ampi tratti di macchia in diverse stadi fisionomici si associano tratti di macchia foresta dove predominano il corbezzolo, il leccio, la fillirea latifoglia, l’erica, il caprifoglio, la clematide e altre lianose che spesso rendono impenetrabile la foresta. Nelle zone di cresta, a causa soprattutto del vento (p.e. Punte dei Settefratelli), troviamo cespugli bassi a pulvino a volte striscianti, di ginestra corsa, timo e lavanda.
Lungo i torrenti invece ritroviamo tratti di vegetazione “riparia” caratterizzata da oleandro, ontano nero, salici e tamerici. Sono poi presenti boschi misti a conifere e latifoglie derivanti da impianti artificiali per il consolidamento dei pendii (lavori di sistemazione idraulico forestale). Questa diversità strutturale del bosco determina una complessità ambientale tale da consentire a numerose specie animali, rare e/o estinte in altre zone, la sopravvivenza. Tra le specie estinte ricordiamo il daino e il muflone; quest’ultima, reintrodotta nel 1997, si trova all’interno di un recinto faunistico (zona Settefratelli). Una specie animale che invece è riuscita a sopravvivere è il cervo sardo (endemismo sardo-corso Cervus elaphus subsp. corsicanus), che è protetta dal 1939 e particolarmente protetta dal 1966; in Sardegna è sopravvissuta solo in tre zone (Sulcis, Sarrabus e Guspinese-Arburese. Significativa in questi boschi è anche la presenza della martora e del gatto selvatico.
Tra i rapaci troviamo i rari aquila reale, astore sardo, sparviere , mentre tra i rettili e gli anfibi annoveriamo la testuggine comune, la lucertola di Bedriaga, l’Euprotto sardo, il discoglosso sardo e tantissime altre specie endemiche.