Sistema diffuso di
informazione ed educazione ambientale sulle foreste
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Schede faunistiche di approfondimento |
GRIFONE
Ordine: | Accipitriformi | |
Famiglia: | Accipitridi | |
Genere: | Gyps | |
Specie: | Gyps fulvus |
Origine zoogeografica | Eurocentroasiatico - mediterranea | |
Areale di distribuzione | Sud – Ovest e Sud dell’Europa, Africa del Nord; verso Est fino alla Mongolia, l’Ovest del Pakistan e il Nord dell’India. | |
Identificazione | Avvoltoio facilmente riconoscibile per le notevoli dimensioni: oltre 1 m di altezza e apertura alare di circa 2,70 m; di colore fulvo, la testa ed il collo sono inconfondibilmente ricoperti da un piumino lanuginoso bianco crema; alla base del collo sono presenti due zone di pelle nuda e un collarino, bianco negli adulti e marrone nei giovani, aperto sul davanti a V; il becco grigio - verdastro con la cera grigiastra molto evidente; tarsi e zampe grigio – azzurrognoli. Tra i due sessi non ci sono differenze morfologiche, mentre i giovani si distinguono dagli adulti per la colorazione più chiara. | |
Habitat ed ecologia | Frequenta diversi tipi di habitat,
dalle pianure alle zone di alta montagna. Nell’Isola era presente sia
nelle zone montane dell’interno (Supramonte e Gennargentu) sia nelle
zone di falesia costiera (penisola di Capo Caccia – Alghero, costiera di
Dorgali – Baunei); attualmente l’ultima colonia si trova nel bosano
(Alghero – Bosa). E’ una specie necrofora e si nutre di cadaveri di
mammiferi di medie e grosse dimensioni, con una netta preferenza per i
visceri. Un tempo in Sardegna vivevano anche l’avvoltoio monaco (Aegypius
monachus) ed il gipeto (Gypaetus barbatus), tra i tre avvoltoi esisteva
una curiosa relazione alimentare:l’avvoltoio monaco, che ha un becco
molto robusto, apriva la carcassa e dilaniava i tessuti, quindi arrivava
il grifone, che si nutre preferibilmente delle interiora, per ultimo il
gipeto, che si nutre di midollo, che prendeva le ossa lunghe, le portava
in alto quindi le lasciava cadere per romperle e mangiarsi il midollo. Per l’osservazione del territorio, alla ricerca di cibo, sfrutta le correnti ascensionali, che si instaurano man mano che l’aria si scalda, per cui è più facilmente osservabile nelle ore calde della giornata. |
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Riproduzione | Nidifica sulle pareti rocciose; la riproduzione avviene in gennaio- marzo, depone una sola volta 1, 2 uova e gli involi si hanno a partire da luglio. La maturità sessuale viene raggiunta a di 4-5 anni di età. | |
Status di conservazione | Specie vulnerabile a livello europeo, minacciata di estinzione a livello regionale | |
Grado di protezione | Convenz. di Berna, All.III; Dir.CEE 409/79, All.I, L.R. 23/98 | |
Download | scheda in formato pdf; |