Schede faunistiche di approfondimento
CINGHIALE SARDO
Ordine: | Artyodactila | |
Famiglia: | Suidi | |
Genere: | Sus | |
Specie: | S. scrofa meridionalis |
Origine zoogeografica | Paleartica | |
Areale di distribuzione | Areale di distribuzione Sardegna, Corsica. L’origine del cinghiale in Sardegna viene fatta risalire al rinsevaltichimento di popolazioni allevate per carne dall’uomo primitivo (neolitico). |
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Identificazione | Rispetto alla forma continentale, il cinghiale sardo è più piccolo, ha una lunghezza totale di 100 - 120 cm e raggiunge un peso massimo di 70-80 kg. nei maschi adulti. La testa è molto grossa e termina nel grugno; è dotato di potenti zanne (canini) molto più sviluppate nei maschi; gli occhi sono piccoli; le orecchie grandi e dritte; il collo è corto e quasi non si distingue dalla testa. Le zampe sono piuttosto corte e snelle, con quattro dita per arto provviste di robusti zoccoli, di cui le centrali poggiano a terra mentre le dita laterali restano sollevate. Il corpo è ricoperto di robuste setole che, lungo la linea mediana del corpo formano una specie di criniera; la coda, a differenza di quella del maiale domestico, è dritta e termina con un ciuffo di setole. Ha 12 mammelle. | |
Habitat ed ecologia | Vive di preferenza nelle zone boscose e nella macchia mediterranea. E’ un ungulato monogastrico perfettamente onnivoro, anche se predilige le ghiande, i bulbi e tuberi delle piante erbacee. Non disdegna di frequentare le coltivazioni foraggere e i vigneti, causando anche notevoli danni alle colture. Con il «grifo», la parte terminale del muso, scava nel terreno lasciando tracce visibili del suo passaggio (le cosiddette “arature”). | |
Riproduzione | Il periodo riproduttivo è abbastanza variabile in relazione all’andamento climatico e alla disponibilità alimentare; generalmente si colloca in autunno (ottobre) le nascite awengono dopo tre mesi e mezzo dalla fecondazione. Il numero medio di piccoli è di tre - quattro per parto, anche in relazione all’età della madre. | |
Status di conservazione | Specie non minacciata, negli ultimi anni ha conosciuto una notevole espansione | |
Grado di protezione | L.R. 23/98. E’ una specie cacciabile. |
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